creo ultimata la quinta residenza artistica presso il centro Artemista

“CREO": ultimata la quinta residenza artistica presso il Centro Artemista

Nei giorni scorsi è stata la volta, presso gli spazi artistici del Centro Culturale Artemista di Spessa, della residenza creativa di due giovani talenti musicali, Gabriele Batia ed Alessandro Bono.

Il loro soggiorno, due settimane intere dedicate alla creazione musicale, si è potuto sviluppare nell’ambito di #CREO Composizioni Registrazioni Edizioni Originali, il progetto dedicato alla creazione dei giovani talenti musicali italiani nell’ambito dell’iniziativa #PerChiCrea, dedicato ai giovani musicisti in cerca di opportunità e promosso da Machiavelli Music Publishing e Associazione Culturale Artemista, sostenuto da SIAE e MiBACT.

Gli artisti selezionati, sei singoli o gruppi musicali, sono stati tutti sostenuti da una borsa di studio. Lo spazio della residenza è l’ambiente ideale per la creazione musicale ed il tempo, durante il soggiorno creativo, è stato quindi dedicato a: creazione, formazione, produzione. I tutor, professionisti nel settore musicale, hanno come sempre offerto un supporto su soluzioni creative, scelte di arrangiamento, pratiche esecutive, atte a rafforzare l’identità musicale di ogni progetto.

Gabriele racconta, a proposito dell’esperienza: "Artemista è stata una scoperta. Un ambiente evocativo fatto di memoria, semplicità e calore che rendono preziosa l’esperienza. I suoi spazi mi hanno portato a ritmi lenti che avevo dimenticato e a sessioni intense di lavoro che non avrei mai pensato di poter sostenere, scandite dalle campane del paese che come una volta battono la mezza dando ordine e forma alle giornate. Artemista è anche Il tempo con cui ho potuto guardare le cose intorno a me, ed è da una finestra sulle le morbide colline dell’oltrepo che ho scrutato cercando le idee per la mia musica e ritrovando la sensazione di essere costituito dei momenti che mi hanno portato qui. Dunque scoprirsi tempo e memoria e poi condividersi con Mauro ed Elisa che sono i custodi di questo spazio sacro d’arte. La residenza da Artemista è lavorare sodo, improvvisamente vedere il colore del cielo ed essere liberi di mollare tutto per correre a fare questa foto."